Nandrolone dosaggio, effetto, effetto collaterale

Questo gli conferisce un profilo di effetti collaterali più blando e lo rende particolarmente adatto all’uso nelle donne e nei bambini. La somministrazione concomitante di steroidi anabolizzanti e ACTH o corticosteroidi può aumentare la formazione di edema; pertanto l’associazione di questi principi attivi deve essere effettuata con cautela, specialmente nei pazienti con malattia cardiaca o epatica o in pazienti predisposti all’edema (vedere paragrafo 4.4). Dosi elevate di Deca-Durabolin possono potenziare l’azione anticoagulante degli agenti di tipo cumarinico (vedere paragrafo 4.4). Pertanto durante la terapia è necessario uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina e, se necessario, una riduzione della dose degli anticoagulanti. Per la natura del Deca-Durabolin, gli effetti indesiderati non possono scomparire rapidamente con la sospensione del medicinale.

L’associazione di Deca-Durabolin ( mg/settimana) con eritropoietina umana ricombinante (rhEPO), specialmente nelle donne, può consentire una riduzione della dose di eritropoietina per ridurre l’anemia. L’uso di androgeni in specie differenti ha dato luogo a virilizzazione dei genitali esterni di feti di sesso femminile. Per intervento delle esterasi plasmatiche la sostanza terapeuticamente attiva, il nandrolone, si libera dal legame estereo in modo lento e costante ma con velocità diversa a seconda della specie animale; nell’uomo l’effetto terapeutico si mantiene per almeno 3 settimane. L’associazione di Deca-Durabolin ( mg/settimana) con eritropoietina umana ricombinante (rhEPO), specialmente nelle donne, può consentire una riduzione della dose di eritropoietina per ridurre l’anemia. Nelle donne con carcinoma mammario e metastasi scheletriche devono essere determinati regolarmente i valori di calcio sierico e urinario; se si verifica ipercalcemia o ipercalciuria il trattamento deve essere sospeso. In generale ogni 3 settimane un’iniezione da 25 mg; nei casi gravi possono essere somministrati 50 mg ogni 3 settimane da praticarsi profondamente per via intramuscolare.

Testosterone basso nell’uomo: sintomi e come aumentarlo

In particolare cantanti e donne che svolgono professioni in cui viene usata la parola, devono essere informati sul rischio di approfondimento del timbro della voce. Qualora insorgano segni di virilizzazione, il rapporto rischio/beneficio deve essere nuovamente analizzato con il singolo paziente. Il medicinale contiene alcool benzilico quindi non deve essere somministrato a bambini di età inferiore a 3 anni (vedere paragrafo 4.4). Non ci sono dati adeguati sull’uso di Deca-Durabolin in donne in gravidanza. In considerazione del rischio di virilizzazione del feto, Deca-Durabolin non deve essere usato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento con Deca-Durabolin deve essere interrotto in caso di gravidanza.

Indicazioni Perché si usa Deca Durabolin? A cosa serve?

Pertanto, viene applicato sotto la pelle sotto forma di formulazione depot, di solito come decanoato. Il nandrolone ha un’affinità molto bassa per la proteina sierica globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), motivo per cui è in gran parte non legato. Se somministrato come decanoato, la durata d’azione è di circa 3-4 settimane. L’uso di androgeni in specie differenti ha dato luogo a virilizzazione dei genitali esterni di feti di sesso femminile. In alcune pubblicazioni è stato riportato che il nandrolone risulta essere genotossico nel test del micronucleo in vitro e nel test del micronucleo nel topo ma non nel ratto e nel comet test di topo e ratto. Per intervento delle esterasi plasmatiche la sostanza terapeuticamente attiva, il nandrolone, si libera dal legame estereo in modo lento e costante ma con velocità diversa a seconda della specie animale; nell’uomo l’effetto terapeutico si mantiene per almeno 3 settimane.

  • Soprattutto nella fase iniziale di somministrazione, l’assunzione di DECA-DURABOLIN ® dovrebbe essere supervisionata da personale sanitario, date le possibili complicanze legate ad iniezioni intramuscolari mal fatte con materiale oleoso.
  • La somministrazione concomitante di steroidi anabolizzanti e ACTH o corticosteroidi può aumentare la formazione di edema; pertanto l’associazione di questi principi attivi deve essere effettuata con cautela, specialmente nei pazienti con malattia cardiaca o epatica o in pazienti predisposti all’edema (vedere paragrafo 4.4).
  • L’eventuale somministrazione di nandrolone in soggetti affetti da ipertensione arteriosa e malattie cardiache e in coloro con familiarità o storie precedenti di patologie epatiche, renali ed epilessia deve essere attentamente valutata.
  • Si tratta, in pratica, di un semplice rapporto, elaborato da test e studi medici su tutti gli anabolizzanti, tra l’effetto androgeno e l’effetto cosiddetto protoanabolico.
  • Negli animali il nandrolone decanoato ha un effetto stimolante sull’eritropoiesi probabilmente stimolando in modo diretto le cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo e aumentando il rilascio di eritropoietina.
  • Il nandrolone viene rilevato rintracciando i prodotti della sua degradazione, ma, non essendo ancora del tutto chiaro se l’uomo lo produca naturalmente, viene considerato positivo un atleta che superi la concentrazione nelle urine di 2 nanogrammi/ml (per le donne 5 ng/ml).

Gravidanza, allattamento e fertilità

Tra le motivazioni si legge che tale sostanza è stata inserita tra gli stupefacenti su richiesta della “Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive” e su parere positivo dei competenti organi consultivi del Ministero della salute. Per tale sostanza infatti sono stati accertati concreti pericoli di indurre grave dipendenza psichica. Il nandrolone (secondo la nomenclatura tradizionale https://www.centrocarne.com/drostanolone-enantato-modo-di-somministrazione-4/ degli steroidi 19-nortestosterone), è un derivato del testosterone, dal quale differisce per la rimozione del metile in posizione C19. Il nandrolone è stato sintetizzato per la prima volta nel 1950 e utilizzato a livello terapeutico dagli anni ’60 in poi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Fill out this field
Fill out this field
Please enter a valid email address.
You need to agree with the terms to proceed